Aurobindo Yoga SadhanaAssociazione |
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Aurobindo-Yoga ed Evoluzione Umana
Nel mondo sono nati molti maestri e ne
nasceranno altri finche l'umanità sopravvivrà. Tutti i maestri ci hanno
spiegato o rivelato qualcosa e hanno contribuito al progresso generale
dell'umanità. Il contributo di Sri Aurobindo è
particolarmente importante perché egli ci ha rivelato il senso della comparsa
della vita e dell'uomo nell’universo materiale. Non sono stati avvenimenti
fortuiti, ma parte di una manifestazione progressiva della Coscienza dello
Spirito nella materia. Sri Aurobindo ci dice che il pianeta Terra è un
basamento per lo sviluppo della vita, che le forme di vita sono un basamento
per lo sviluppo della mente e che la mente umana potrà accogliere una
coscienza ancor maggiore: il Superconscio. Sri Aurobindo dà all’esistenza umana un
significato profondo. Negli occhi di Sri Aurobindo l'uomo non è soltanto un
animale in cerca di cibo, di piaceri e di un rifugio; la sua insoddisfazione
e il suo sforzo per un’esistenza sempre migliore sono indicazioni della sua
grandezza nascosta. Secondo Sri Aurobindo l'uomo è un essere insoddisfatto
perché è l’unica creatura che ancora avverte i propri limiti fisici, vitali e
mentali. L’uomo è consapevole che è soggetto ad ammalarsi, invecchiare e
morire, che la sua vitalità non riesce ad accogliere né a trattenere tutte le
sensazioni, e che la sua mente non vede e neppure comprende tutta la Realtà
che lo circonda. Sri Aurobindo invita l'uomo a prepararsi a far scendere un
potere superiore nel suo corpo, nella sua vita e nella sua mente e questo
potere è il potere del Superconscio. L’uomo ordinario non vede che il mondo
fisico è già dotato di vita e di coscienza. Né percepisce che l’intera storia
dell’evoluzione della vita e della mente è inscritta dentro di sé. L'uomo del
suo passato evolutivo comprende solo alcuni aspetti esteriori e non il lavoro
della coscienza che si è svolto in lui. L'uomo sebbene confuso vive nella
speranza che qualcosa migliori. E questa speranza può essere realizzata dalla
discesa di Superconscio. Il Divino viene ancora sentito da molti
come qualcosa separato da sé, irraggiungibile, ignoto e quasi minaccioso. Sri
Aurobindo ci insegna invece a riscoprire il Divino in ogni cosa e in ogni
essere – noi stessi inclusi. Facendo emergere il divino in noi tramite una
pratica spirituale costante, ci apriamo a un’esistenza, a una conoscenza e a
una gioia più grandi, più vere, più belle e più appaganti, liberandoci di
tutti i nostri limiti mentali, vitali e fisici attuali. Il Divino per
noi allora non sarà solo immanente in un’immagine o in un tempio, ma sarà la
Realtà Vivente dentro e fuori di noi che a tutto ci unisce e ci accomuna –
Onnipresente, Permanente, Una. Le Verità dell’esistenza cosmica si rivelano
allora spontaneamente al nostro essere e sempre più ci rendiamo strumenti
consapevoli e partecipi del progetto divino nel mondo. Lo Spirito Supremo ha già nel suo
progetto che l'uomo possa purificare il proprio corpo, la propria vitalità e
liberare la propria mente a tal punto che la sua vita terrena diventi uno
spettro di gioia e luce divina. Lo Spirito Supremo sta operando nell’essere
umano come il vasaio soffia nel vetro caldo perché esso prenda la forma
desiderata. Non attendere la liberazione solo dopo la morte, liberti ora
dalla cecità del corpo, vita e della mente. Vivi con piena coscienza del
Superconscio. |