AUROBINDO YOGA SADHANA
Luglio 2025
AUROBINDO YOGA SADHANA
Luglio 2025
6 Luglio 2025
La religione dell’Uomo è figlia della mentalità del diciottesimo secolo, la mānasa putra [figlia della mente, antica espressione indiana] di pensatori razionali che la proposero come sostituto per lo spiritualismo formale della Chiesa Cristiana. Essa cercò di darsi corpo durante il Positivismo, che rappresentò il tentativo di formulare i dogmi di questa religione, ma su di una base razionalistica troppo pesante e severa da accettare per la stessa Età della Ragione.
L’umanitarismo è stato il suo risultato più prominente a livello emotivo. La filantropia, il servizio sociale e altre simili attività sono state il suo modo di manifestare esteriormente le buone opere. La democrazia, il socialismo, il pacifismo sono in larga misura dei suoi sottoprodotti o per lo meno devono molto del loro vigore alla sua presenza interiore.
L’idea fondamentale è che l’umanità sia la divinità che l’uomo deve adorare e servire e che il rispetto, il servizio, il progresso dell’essere umano siano il dovere principale e lo scopo principale dello spirito umano. Nessun altro idolo, né la nazione, lo Stato, la famiglia né qualcos’altro dovrebbe prendere il suo posto […] Nessuna ingiunzione dei vecchi credi, religiosi, politici, sociali o culturali, è valida quando va contro le sue rivendicazioni. Persino alla Scienza, anche se essa stessa è uno dei principali idoli moderni, non dev’essere permesso di avanzare pretese contrarie al suo temperamento etico e al fine che si prefigge, perché la scienza ha valore solo nella misura in cui aiuta e serve con la conoscenza e con il progresso la religione dell’Uomo.
La guerra, la pena capitale, la privazione della vita, ogni di tipo crudeltà, sia che venga commessa dall’individuo, dallo Stato o dalla Società, non soltanto la crudeltà fisica, ma la crudeltà morale, la degradazione di un qualunque essere umano o di una qualunque classe di esseri umani con un pretesto qualsiasi o per un interesse qualsiasi, l’oppressione e lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo, di una classe da parte di un’altra classe, di una nazione da parte di un’altra nazione e tutte le altre analoghe consuetudini della vita e delle istituzioni della società che in passato la religione e l’etica tolleravano o in pratica persino favorivano, qualunque cosa stessero facendo secondo la loro regola di condotta o il loro credo ideale, sono crimini contro la religione dell’Uomo, abominevoli per la sua mentalità etica, vietati dai suoi principi fondamentali, da combattere in ogni caso, da non tollerare nella benché minima misura.
L’uomo dev’essere sacro per l’uomo al di là di ogni distinzione di razza, di credo, di colore, di nazionalità, di status, di avanzamento politico o sociale. Il corpo dell’uomo va rispettato, salvaguardato dalla violenza e dall’oltraggio, reso più forte dalla Scienza contro le malattie e contro quella morte che si può prevenire. La vita dell’uomo va considerata sacra, va preservata, rinvigorita, nobilitata, elevata. Anche il cuore dell’uomo va considerato sacro, gli va dato libero spazio, va protetto da ogni violazione, non va soppresso, non va meccanizzato, va liberato da ogni influenza che lo sminuisca. Anche la mente dell’uomo va liberata da ogni vincolo, le van concessi libertà, campo d’azione e opportunità, le va dato ogni mezzo con cui possa formarsi e svilupparsi e l’interazione fra le sue varie facoltà va orchestrata di modo che essa sia di servizio all’umanità. E inoltre tutto ciò non va sostenuto come un mero sentimento astratto o pietistico, ma va riconosciuto in pieno e in pratica di fronte agli uomini e alle nazioni e all’umanità.
Si deve solo paragonare la vita, il pensiero e il sentimento umani un secolo o due fa con la vita, il pensiero e il sentimento umani nel periodo antecedente alla guerra per vedere che grande influenza questa religione dell’Uomo abbia esercitato e che lavoro benefico abbia compiuto. [...]
Tuttavia al fine di realizzare pienamente il proprio futuro questa idea e religione dell’Uomo deve diventare più esplicita, insistente e categoricamente imperativa. Perché altrimenti essa può operare con chiarezza soltanto nella mente dei pochi e nella massa essa rimarrà soltanto un’influenza moderatrice, ma non sarà la norma nella vita umana. E finché sarà così, non potrà prevalere sul proprio nemico principale.
Il nemico di ogni vera religione, è l'egoismo umano, l'egoismo individuale, l'egoismo di classe e l'egoismo nazionale. Per un certo tempo essa li poté mitigare, attenuare, costringere a tenere a bada le loro espressioni più arroganti, sfacciate e brutali, obbligare ad adottare istituzioni migliori, ma non a lasciare il posto all'amore per l'umanità, a riconoscere la vera unità tra uomo e uomo.
Perché questo dev’essere sostanzialmente lo scopo della religione dell'Uomo, come dev’essere lo scopo terreno di ogni religione umana: l'amore, il reciproco riconoscimento della nostra fratellanza umana, un senso vivo di unità umana e la pratica di questa unità umana nel pensiero, nel sentimento e nella vita, l'ideale che è stato espresso per la prima volta alcune migliaia di anni fa in un antico inno vedico e che rimarrà sempre l’ingiunzione più alta dello Spirito in noi rispetto alla vita terrena umana.
Fino a quando ciò non verrà realizzato, la religione dell'Uomo resterà incompiuta. Se invece ciò avverrà, si realizzerà l'unico cambiamento psicologico necessario senza il quale nessuna unità formale e meccanica, nessuna unità politica e amministrativa potrà essere reale e sicura. Se ciò accadrà, l'unificazione esteriore potrebbe anche non essere necessaria o, se necessaria, giungerà in modo naturale, non, come ora appare probabile, in modo catastrofico, ma per un’esigenza della mente umana, e si manterrà salda in quanto divenuta un bisogno essenziale della nostra natura umana pienamente perfezionata e sviluppata.
Sri Aurobindo - L'Ideale dell'Unità Umana (1915-18)