AUROBINDO YOGA SADHANA
Agosto 2025
AUROBINDO YOGA SADHANA
Agosto 2025
27 Agosto 2025
Oggi in India iniziano le celebrazioni per Ganesha Chaturthi, una festività in onore del dio Ganesha.
· Ganesha è il potere che rimuove gli ostacoli grazie alla forza della Conoscenza.
· Ganesha è allo stesso tempo il dio della saggezza e colui che rimuove gli ostacoli.
Sri Aurobindo - Lettere
Proprio per le sue qualità, il dio Ganesha è la prima divinità ad essere invocata prima di ogni impresa, di modo che tutto possa procedere senza intoppi.
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Si narra che, un tempo, il grande saggio Narada fece visita al Signore Shiva e alla sua consorte, la dea Parvati. Portò con sé un dono, un frutto che avrebbe fornito ogni conoscenza a chi lo avesse consumato.
Parvati, da madre amorevole, avrebbe voluto che il frutto venisse spartito fra i suoi due figli, il dio Kartikeya e il dio Ganesha. Ma Narada avvertì che il frutto non poteva venire diviso e che poteva invece essere consumato soltanto da uno di loro.
Fu deciso allora che ci sarebbe stata una sorta di gara tra i due: chi per primo avesse compiuto il giro del mondo, avrebbe ricevuto in premio il frutto miracoloso.
Impaziente di ricevere quel frutto, Kartikeya montò immediatamente sul suo veicolo alato, un pavone, e partì in tutta fretta, nel tentativo di superare nella corsa il fratello.
Ganesha invece, senza affanno, iniziò e completò un giro attorno ai propri genitori. Chiese quindi umilmente il frutto della conoscenza in premio.
Il Signore Shiva e la dea Parvati ricordarono allora al figlio che la gara consisteva nel compiere un giro intero attorno al mondo.
Ganesha, con un gran sorriso, dichiarò che erano loro il suo mondo e che quindi, avendo compiuto un giro attorno a loro, aveva di fatto già compiuto il giro del mondo.
Fu così che Ganesha, grazie alla sua devozione e saggezza, risultò il vincitore della competizione e ottenne la conoscenza suprema.
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La vera Conoscenza non la si ottiene con un sapere, per quanto vasto e dettagliato, basato sull'apparenza esteriore delle cose oppure con una serie interminabile di esperienze della nostra personalità di superficie, ma andando in profondità in noi stessi e centrando la propria esistenza attorno al Divino che è la sorgente e il costituente ultimo di tutta la Realtà.