Domani iniziano le celebrazioni per il festival delle nove notti, Navaratri, dedicato principalmente alla Dea Madre Durga. Questa festività è molto sentita nella regione indiana del Bengala e, in particolare, a Calcutta, la città da cui proviene il nostro Maestro, dove viene vissuta come l’evento più importante dell’anno.

La Dea Durga, potente e compassionevole allo stesso tempo, è una manifestazione di Maheswari, uno dei quattro poteri cosmici della Madre Divina più attivi nel processo evolutivo terrestre.

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MAHESHWARI

Imperiale, Maheshwari è assisa nella vastità che sovrasta la mente e la volontà pensanti e di lì le sublima e le amplia fino alla saggezza e alla magnanimità o le inonda di uno splendore superno.

Maestosa e sapiente, è Lei quindi Colei che ci apre alle infinità supramentali e alla vastità cosmica, alla grandiosità della Luce suprema, a un tesoro di Conoscenza miracolosa, al movimento smisurato delle forze eterne della Madre.

È tranquilla e meravigliosa, immensa e perennemente calma. Nulla può agitarla perché in Lei è contenuta ogni saggezza; non vi è nulla che Le sia oscuro o che decida di conoscere: comprende ogni cosa e ogni essere, la loro natura e ciò che li muove, la legge del mondo e i suoi tempi, come tutto è stato, è e dev’essere.

C’è una forza in Lei che fa fronte a ogni cosa e che predomina; nessuno alla fine può prevalere contro la Sua saggezza vasta e intangibile e il Suo potere elevato e tranquillo.

Con una volontà equa, paziente e inalterabile, tratta gli uomini secondo la loro natura e le situazioni e gli avvenimenti secondo la loro portata e la verità che racchiudono.

Non ha parzialità alcuna, ma si attiene ai decreti del Supremo e taluni li eleva, altri li lascia cadere in basso o li allontana da Sé nell’oscurità.

Ai saggi conferisce una saggezza ancor più vasta e luminosa; chi è dotato di visione lo ammette alle Sue consultazioni; agli ostili impone le conseguenze della loro ostilità; gli ignoranti e gli sciocchi li guida secondo la loro cecità.

In ciascun uomo esaudisce e tratta i vari elementi della sua natura secondo ciò che abbisognano e ciò che domandano e ciò che necessitano come risposta: esercita su di essi la pressione richiesta o li lascia alla loro agognata libertà di prosperare seguendo le vie dell’Ignoranza o di perire.

Perché è al di sopra di ogni cosa, non c'è nulla che La tenga vincolata, nulla a cui sia attaccata in tutto l’universo.

Eppure Ella ha, più di ogni altra, il cuore di una Madre universale. Perché la Sua compassione è sconfinata e inesauribile: ai Suoi occhi tutti sono Suoi figli e parti integranti dell’Uno, persino gli Asura e i Rakshasa e i Pisacha [tre classi di demoni] e i rivoltosi e gli ostili.

Persino i Suoi ripudi sono semplicemente un rinvio, persino le Sue punizioni sono una grazia.

Ma la Sua compassione non rende cieca la Sua saggezza o non distoglie il Suo agire dal corso che è stato decretato; perché ciò che Le preme è la Verità delle cose ed è nella Conoscenza che il Suo potere è incentrato e far crescere nella Verità divina la nostra anima e la nostra natura è la Sua missione e il Suo lavoro.

Sri Aurobindo - La Madre